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BARRETT, QUALITA’ DEL PRODOTTO PER UNO STILE UNICO. Intervista esclusiva a Stefano Ferraguti, Responsabile Amministrativo di Barrett

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Nel corso ormai di quasi un secolo di attività,  Barrett è ora una delle più antiche e preziose realtà del panorama calzaturiero nazionale ed internazionale. Barrett è infatti una delle poche aziende che produce calzature di vero artigianato, realizzate rigorosamente a mano, con materiali e tecniche d’eccellenza tanto da essere segnalata attraverso la nostra Survey come potenziale finalista della seconda edizione del Premio Internazionale Le Fonti del prossimo 28 giugno.

Dell’importanza del brand e molto altro abbiamo parlato con Stefano Ferraguti, Responsabile Amministrativo di Barrett.

Barret nasce nel lontano 1917. Qual è la vostra mission?

La nostra mission è semplice: fare scarpe, innovando il più possibile ma al tempo stesso restando legato alla tradizione. Il nostro obiettivo è fare cose nuove che possono sempre piacere ai clienti, sia  per quanto riguarda le forme e i pellami, restando  fedeli a un modo  artigianale di fare la scarpa, rispettando la tradizione come sempre.


Come si è evoluto il settore in quasi un secolo di attività?

Negli ultimi anni sicuramente il settore si è evoluto molto. L’evoluzione più grossa è senza dubbio l’aumento della concorrenza che sta diventando sempre più agguerrita, ci sono sempre più aziende sul mercato ma soprattutto c’è una concorrenza più sleale nel senso che oggi esistono varie possibilità di produzione, soprattutto per un’impresa come la nostra che di fatto è rimasta made in Italy al 100%. Oggi molte aziende spacciano permade in Italy ciò che non lo è perché molte fasi sono fatte all’estero. Inoltre è sempre più oneroso e difficile poter contrastare i marchi. Ormai da ogni parte del mondo saltano fuori marchi similari che richiamano al nostro, ma succede a tutti e contrastarli è impossibile e dispendioso, creano confusione e danno all’immagine. È un mondo più complicato rispetto a tanti anni fa.


Che importanza ha il brand al giorno d’oggi?

Il brand è importante, forse anche fin troppo. Ormai quello che viene a mancare da parte del consumatore che cerca il brand è la capacità di riconoscere e distinguere i prodotti. Secondo me in passato le nostre madri, le nostre nonne pur avendo meno disponibilità conoscevano di più, sia le scarpe che i tessuti, sapevano distinguere ciò che era di qualità. Oggi non è così, il consumatore medio è sicuramente molto meno preparato,  si fa condizionare dalla pubblicità e,  non solo non riesce a distinguere ciò che è di pregio, ma non riesce neanche a dargli un prezzo e questo è negativo.

continua

http://www.finanzaediritto.it/articoli/barrett-qualita%E2%80%99-del-prodotto-per-uno-stile-unico-intervista-esclusiva-a-stefano-ferraguti-responsabile-amministrativo-di-barrett-10977.html


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